
ALCUNI CENNI STORICI...
La Befana in Piazza prende il nome dal luogo net quale si svolge: la storica piazza del
Municipio (ex piazza Pretorio, ex piazza Uffici). Fulcro dell'antico nucleo storico gaviratese -
nella sua accezione più ristretta che esclude le frazioni di Voltorre e Oltrona (comuni
indipendenti fino all'inizio del XX secolo), ma anche Fignano, Armino a Pozzuolo
-è caratterizzata dalla presenza di tre edifici importanti: Palazzo Maggioni-Puricelli Guerra, uno
dei più antichi del borgo di Gavirate, gia della nobile famiglia feudale
Besozzi, quindi dei Visconti Borromeo e ancora dei Litta Visconti Arese; dirimpetto Villa
Ponce de Leon risultato dell'unione di preesistenze edilizie avvenuta tra la meta del
XVIII a la meta del XIX secolo prima, e all'inizio del XX secolo poi, come dimostra
lo studio delle carte catastali storiche e l'analisi delle tessiture murarie dell'edificio prima
dell'attuale restauro; e infine il palazzo comunale. Il nucleo più antico di quest'ultimo
è costituito dal portico, edificato tra il 1823 ed il 1824 per svolgervi il mercato delle
granaglie.
Tra il 1827 ed il 1829 venne invece realizzato il piano superiore destinato agli uffici della I. R.
Commissaria a cui seguirono ulteriori ampliamenti. Al centro la piccola fontana un tempo dalla vasca
quadrata. Da sempre alla piazza sono state demandate importanti funzioni pubbliche
riconoscendovi un indubbio ruolo sociale a di aggregazione; tra questi quello del mercato
(del quale resta ancora un importante documento raffigurante il progetto dell'ing. Bernago
del 1839), ma soprattutto quello di centro di comunicazione a divulgazione.
Quì
parlò Garibaldi dal balconcino (oggi scomparso) del Palazzo Maggioni Puricelli Guerra,
quì i Podesta comunicavano con i loro concittadini dal balcone della Villa Ponce de
Leon. Un ruolo storico ben determinate che merita di essere valutato e preservato attentamente in
vista di una sua rivalutazione e riqualificazione urbana.
Piazza Matteotti nella Mappa del
Catasto di Maria Teresa d'Austria

IL RIONE BRUTTI E BUONI
Piazza Matteotti fa parte del Rione Riva dei Bruti, uno degli otto rioni in cui
è diviso il territorio comunale di Gavirate: Bocc, Bovisa, Coca, Lea, Pinta d'oro,
Riva dei Bruti, Tur a Sarisc.
I rioni nascevano net 1954 in concomitanza con il primo Palio di
Gavirate. Un palio sportivo, calcistico inizialmente, al quale parteciparono, nella prima edizione,
sette rioni. Non esistevano infatti ancora i rioni della Tur a dei Sarisch
(rispettivamente le frazioni di Voltorre e Oltrona-Groppello che furono ammesse al palio alla fine degli
anni Cinquanta) mentre ai sei restanti si aggiungeva allora il rione Brutti e Buoni oggi
scomparso.
Il rione comprendeva proprio la piazza del Municipio ed in particolare
i due isolati dirimpetto al palazzo comunale. In uno di essi sorgeva, a sorge
tutt'oggi, la storica pasticceria Veniani creatrice dei famosi dolcetti dal nome caratteristico
"Brutti a Buoni". In onore alla loro bontà e fama il loro nome divenne anche il nome del
piccolo rione che risulto, tra l'altro, vincitore della prima edizione del palio.
Tuttavia l'esigua estensione del rione ed il progressivo ampliarsi della manifestazione
che andò arricchendosi di numerose altre competizioni sportive decreto ben
presto, nell'arco di pochissimi anni, la sua soppressione.
I due isolati furono inglobati
nel rione Lea che comprende il centro di Gavirate (via Garibaldi, via XXV Aprile, via Aldo Mazza).
Il nome originariamente era Alea che significa viale alberato a fa riferimento ai filari di via XXV Aprile.
Carro allegorico preparato in occasione del patio.

LA BEFANA VIEN DI NOTTE ......
"La Befana vien di notte con
le scarpe tutte rotte col
cappello alla romana viva
viva la Befana"
Un antica leggenda racconta che:
"I Re Magi stavano andando a Betlemme per rendere omaggio al Bambino Gesù. Giunti in
prossimità di una casetta decisero di fermarsi per chiedere indicazioni sulla direzione da
prendere. Bussarono alla porta a venne ad aprire una vecchina. I Re Magi chiesero se
sapeva la strada per andare a Betlemme perché la era nato il Salvatore.
La donna the non
capi dove stessero andando i Re Magi, non seppe dare loro nessuna indicazione. I Re Magi
chiesero alla vecchietta di unirsi a loro, ma lei rifiutò perché aveva molto lavoro da sbrigare.
Dopo the i tre Re se ne furono andati, la donna capii the aveva commesso un errore a
decise di unirsi a loro per andare a trovare il Bambino Gesù. Ma nonostante li cercasse
per ore ed ore non riuscì a trovarli a allora fermo ogni bambino per dargli un regalo
nella speranza the questo fosse Gesù Bambino."
E cosi ogni anno, la sera dell'Epifania lei si
mette alla ricerca di Gesù a si ferma in ogni casa dove c'e un bambino per lasciare un
regalo, se a stato buono, o del carbone, se invece ha fatto il cattivo.
Befane a Re Magi allo Befana in Piazza in un'edizione passata.

STORIA DI UNA BEFANA
Il 6 gennaio 2002 la Befana in Piazza compie dieci anni. Nel 1992 infatti l'Associazione
Sportiva Riva del Lago decideva di concludere le festività natalizie (iniziate con la
realizzazione del tradizionale presepe sotto il portico) organizzando per i bambini una
giornata di svago a divertimenti in concomitanza con la ricorrenza dell'Epifania.
Così alle 10.00 in punto tutto era pronto nella piazza del Municipio di Gavirate:
la simpatica vecchietta che, con la gerla in spalla e l'immancabile scopa volante di
saggina, accoglieva i bambini e i passanti incuriositi; Baldassarre, Gaspare e Melchiorre
che si aggiravano per la piazza e, nella fontana, palloni colorati e calzine ricolme di leccornie.
Ai bambini che si avvicinavano veniva offerta una piccola canna da pesca con la quale
accapparrarsi il gustoso dono e, sorridenti, apprestarsi a gustare le dolci sorprese the
contenevano. Il successo fù immediato, a cosi, negli anni a seguire, la festa si
arricchì; arrivò un piccolo pony che offriva ai giovani ospiti un simpatico giro in calesse nella
piazza e per i genitori (e non solo) una buona fetta di torta ed un caldo bicchiere di vin
brulè. Ogni anno l'appuntamento è divenuto sempre più una piacevole ricorrenza a centinaia
di calzine a palloni colorati sembravano non bastare mai.
Anche quest'anno la Befana
in Piazza aspetta i suoi giovani ospiti.
A festeggiare i dieci anni l'A. S. Riva del Lago
non sarà presente, ormai costituita da un numero troppo esiguo di partecipanti, a senza una sede,
lascia da questa edizione l'eredita fisica a morale della sua iniziativa alla Pro Gavirate
- sarà tuttavia fisicamente presente con i suoi singoli componenti aiutando la Pro
Gavirate nell'organizzazione della manifestazione.
Pro Gavirate che raccoglie tale
eredità prontamente nel rispetto della sua tradizione per non mancare all'appuntamento con i nostri
bambini.
Bambini pescano il
dono nella fontana

I BRUTTI E BUONI
I dolci Brutti a Buoni che diedero il nome al piccolo rione che includeva al suo interno la
storica pasticceria Veniani furono creati nel 1878 da Costantino Veniani.
In breve tempo la loro
bontà li rese tanto famosi da attirare a Gavirate numerosi golosi degustatori che
raggiungevano appositamente la nostra cittadina per poterli acquistare ed assaporare.
Era il periodo della bella epoque: un periodo particolarmente felice per Varese ed il suo
circondario the segno profondamente anche la cittadina di Gavirate. Numerose sono infatti
le ville ed i villini costruiti all'inizio del XX secolo, abbelliti da gentili giardini informali,
che si possono ancor oggi ammirare nel nostro territorio comunale (bastino per tutti quelli sul
fronte panoramico alle spalle della linea ferroviaria).
Possiamo cosi immaginare questi
signori raggiungere la piazza del Municipio ed entrare nell'antica pasticceria per acquistare i tanto decantati Brutti a
Buoni. Tra questi si annoverano personaggi di grande rilievo: basti per tutti
Giosuè Carducci che soleva sedersi ad uno dei tavolini a degustare i delicati dolcetti. Ancor oggi i Brutti
a Buoni, prodotti dalle diverse pasticcerie costituiscono vanto e riconosciuta fama, non solo per
loro, ma per l'intera cittadina, inutilmente imitati sono infatti riconosciuti ovunque
come una nostra indubbia specialità.
Piazza Matteotti in una cartolina d'epoca ripresa dal
balcone del Municipio - sulla sinistra la storica pasticceria (coll. Veniani).
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